Fiscalità rc auto per le aziende: quali costi si possono scaricare?
- MARCO FOSCHI
- 8 nov 2023
- Tempo di lettura: 3 min
E' possibile detrarre il costo della polizza auto? i recenti cambiamenti normativi hanno creato un po' di confusione
Facciamo un pò di chiarezza
Per le PERSONE FISICHE: Purtroppo non esiste più la possibilità di detrarre la polizza RCA, come avveniva invece fino al 2014 per la quota spettante il contributo SSN.Tuttavia per le polizze RE (infortuni e malattia) eventualmente stipulate in abbinamento alla polizza auto è detraibile la parte di premio relativa al caso di morte ed invalidità permanente (detraibili dall'IRPEF, nella misura del 19%. )
La detrazione è calcolata su un ammontare massimo di 530 euro annuali, da intendersi complessivamente, anche in presenza di una pluralità di contratti. L’importo su cui calcolare la detrazione sale a 750 euro per le polizze assicurative a tutela delle persone con disabilità grave che coprono il rischio di morte.
Per le PERSONE GIURIDICHE: A seconda del regime fiscale adottato si possono scaricare in diverse misure percentuali (20%, 50%, 100%) i costi assicurativi sostenuti per le polizze auto aziendali. Non ci dilungheremo in tecnicismi in quanto la materia è estremamente vasta per le aziende pertanto è caldamente consigliato per ogni azienda collaborare con un commercialista abilitato per una corretta gestione dei costi assicurativi.
Va sottolineato per le aziende quanto segue:
Per i premi pagati esistono diversi costi per lo stesso contratto che fanno tutti parte della filiera assicurativa per esempio:
PREMIO PAGATO € 650,00
1) POLIZZA AUTO € 500.00 (EMESSA DA IMPRESA ASSICURATIVA)
2) ASSITENZA STRADALE € 45,00 (EMESSA DA IMPRESA DI SERVIZI)
3) CANONE SCATOLA NERA € 60.00 (EMESSA DA SOCIETA'DI SERVIZI TECNOLOGICI)
4)FATTURA DI INTERMEDIAZIONE € 45,00 (EMESSA DA SOCIETA' DI INTERMEDIAZIONE)
Nel cassetto fiscale l'amministratore dell'azienda può trovare solo le fatture elettroniche relative al punto 2-3-4 e non all'importo del punto 1
Infatti Le società di assicurazione hanno un regime Iva particolare e consistente nel fatto che le operazioni tipiche, quelle assicurative, usufruiscono del regime di esenzione Iva, di cui all’articolo 10, n. 2 del DPR n. 633/72.
La polizza è già un titolo con inoltre anche le tasse esposte, non è prevista la fattura elettronica
Queste tipologie di documenti vanno inoltrate al commercialista che prevederà la gestione di questi costi con il documento cartaceo di polizza
LA TASSAZIONE IN ITALIA E IN UE
Per le polizze auto in Italia l’aliquota complessiva si attesta, come nel 2021, al 26,2%, percentuale risultante dall’effetto combinato dell’imposta sulle assicurazioni – con livello medio dell’aliquota pari al 15,7% – e degli oneri parafiscali (10,5%). Il 15,7% rappresenta la misura dell’aliquota di fatto applicata nel nostro Paese, che riflette gli aumenti fino al 16% deliberati dalla quasi totalità delle province italiane, destinatarie della specifica imposta. Dal monitoraggio della Direzione Federalismo Fiscale del Dipartimento delle Finanze sulle delibere emanate a partire dal 2011 dalle diverse province italiane emerge, infatti, un quadro in cui soltanto tre province italiane – a Statuto speciale – hanno mantenuto un’aliquota inferiore (il 9%) rispetto a quella base del 12,5%, mentre le restanti province, fatta eccezione per sei province che non hanno finora emanato alcun provvedimento in relazione alla riscossione dell’imposta sui premi r.c. auto, in larga maggioranza si sono avvalse nel corso degli anni della facoltà di elevare l’aliquota base e hanno optato per il 16%, la misura massima consentita.
L'Italia si distingue in Europa per una elevata tassazione dei premi di assicurazione, in particolare nella RCA, RCG, incendio e merci trasportate
Di seguito il grafico con le differenze di aliquote nell'UE
CONCLUSIONI:
Consigliamo in ogni caso di affidarsi ad un professionista del settore: CAF per le persone fisiche e commercialista per le aziende per un parere specifico sulla situazione individuale
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